I maritati pasta rappresentano un tipico piatto della tradizione gastronomica napoletana, preparati con pasta fresca, pomodoro, salsicce, ricotta e parmigiano.
Qui di seguito andremo a esplorare tutti i segreti che hanno contraddistinto questo gustoso prodotto partenopeo, a cominciare dalla sua storia e origine, per poi focalizzarci sulla ricetta vera e propria, con una particolare attenzione per gli ingredienti necessari a sviluppare la ricetta e per la preparazione del piatto in ogni sua fase.
Significato dei maritati nella tradizione gastronomica italiana
Il termine “maritati” è dovuto alla combinazione di due tipi di pasta distinti, tipicamente fusilli e penne rigate.
Ambedue i formati vengono cotti insieme, simboleggiando un’armoniosa unione culinaria, rappresentando metaforicamente il legame matrimoniale tra due varietà diverse di pasta.
Vale la pena notare che, oltre ai fusilli e alle penne rigate, è possibile utilizzare altre combinazioni di pasta, anche fresca, per creare questa deliziosa miscela. Ad esempio, alcuni chef potrebbero optare per rigatoni e farfalle, aggiungendo un tocco di creatività al piatto; la combinazione di sapori e consistenze differenti crea un’esperienza gustativa unica e appagante per coloro che lo gustano.
Dunque, nello scenario gastronomico della nostra penisola, i maritati vogliono simboleggiare l’unione e l’armonia tra gli ingredienti.
Il rosso del pomodoro, ad esempio, è il classico simbolo dell’amore, mentre broccoli e salsicce stanno a rappresentare la carne e il contorno e, infine, ricotta e parmigiano conferiscono un gusto cremoso e saporito che lega perfettamente tutti i prodotti.
Storia e origine dei maritati
I maritati pasta rappresentano un tipico piatto del sud Italia, in particolare delle regioni della Campania e della Puglia; la loro origine risale a tempi antichi e si lega alle abitudini gastronomiche delle famiglie contadine di queste zone.
Come abbiamo accennato in precedenza, tale tradizione è sorta dall’idea di unire due tipi di pasta diversi in un unico piatto e ciò nasceva dalla necessità di utilizzare gli avanzi di pasta rimasti dai pasti precedenti.
In passato, le famiglie contadine facevano spesso la pasta in casa e i vari formati venivano preparati in quantità maggiori per essere consumati nei giorni successivi. Quando era giunto il momento di consumare gli avanzi di pasta, per evitare sprechi, si è sviluppata l’abitudine di combinare i vari tipi di pasta rimasti, creando così i maritati.
Nel corso degli anni, i maritati pasta sono diventati un piatto tradizionale, tramandato di generazione in generazione.
Oggi, sono considerati un’opzione gustosa e creativa per utilizzare gli avanzi di pasta, e vengono spesso preparati in occasioni familiari o durante festività speciali. La versatilità dei maritati consente di combinare diversi formati di pasta, dando vita a combinazioni uniche di sapori e consistenze.
Nonostante la loro origine modesta, i maritati sono diventati un elemento distintivo della cucina regionale del sud Italia e sono ampiamente apprezzati per il loro sapore autentico e la loro storia culinaria affascinante.
Maritati pasta: ecco gli ingredienti per la ricetta tradizionale
I maritati pasta si preparano tradizionalmente con una serie di ingredienti specifici:
- Pasta fresca “(Maritati di grano senatore Cappelli)”
- Pomodori pelati
- Salsicce
- Broccoli
- Ricotta
- Parmigiano
- Olio evo
- Aglio
- Sale e pepe
Preparazione dei maritati pasta
La preparazione dei maritati pasta inizia dal sugo e quindi occorrerà dapprima ammollare i pomodori pelati in acqua calda e, nel mentre, far soffriggere in una casseruola aglio e olio evo, aggiungendoci poi la salsiccia privata della pelle e sbriciolata.
Quando quest’ultima terminerà la sua cottura, si potranno versare i pomodori pelati, facendo saltare il tutto per circa 10 minuti.
Nel frattempo, si andranno a preparare i broccoli, cuocendoli a vapore per 5 minuti, mescolandoli poi con ricotta e parmigiano.
Una volta pronti questi ingredienti si potranno aggiungere al composto di pomodori e salsiccia nella casseruola, mischiando per bene il tutto e facendo proseguire la cottura per altri 5 minuti.
Una volta pronto il sugo, si potrà procedere con la preparazione della pasta fresca, ottenuta miscelando 200 g di farina con 2 uova e un po’ di sale.
Quando l’impasto risulterà liscio ed omogeneo, si andrà a far riposare in frigo per mezz’ora, per poi stendere la pasta fresca su una spianatoia infarinata, tagliandola a pezzi di circa 4 cm.
La pasta ottenuta si andrà a cuocere in abbondante acqua salata per non più di 3 minuti; appena sarà cotta, si andrà a scolare la pasta nel sugo, amalgamando tutti gli ingredienti e servendola nel piatto con una spolverata finale di ricotta e parmigiano grattugiato.
Consigli e informazioni utili
Chi non dispone di tempo per preparare la pasta fresca o semplicemente non ritiene di avere molta manualità, può anche decidere di acquistare la pasta fresca artigianale; l’importante è scegliere sempre prodotti di qualità, anche per quanto riguarda gli ingredienti che vanno a comporre il sugo.