Il Natale non è solo una festa, ma un momento speciale in cui tradizione, sapori e cultura si intrecciano. In Salento, la cucina natalizia non è solo un modo per nutrire il corpo, ma una celebrazione della storia e delle radici di questa terra. Le tavole si trasformano in palcoscenici di sapori autentici, e ogni piatto racconta una storia fatta di ingredienti semplici, mani laboriose e condivisione.
Oggi vi porteremo alla scoperta di quattro autentiche ricette natalizie salentine che celebrano il gusto e la tradizione.
Pittule: Un Morso di Convivialità
Simbolo della cucina salentina, le pittule – conosciute anche come “pettole” – sono un inno alla semplicità e alla condivisione. Questi piccoli bocconi di pasta lievitata e fritta sono il perfetto benvenuto alle festività, immancabili a ogni tavola natalizia.
Ingredienti e Preparazione
La magia delle pittule sta nella loro semplicità. Gli ingredienti principali sono:
- Farina
- Acqua
- Lievito di birra
- Olio extravergine d’oliva
- Un pizzico di sale
La pastella, una volta preparata, viene lasciata lievitare fino a diventare leggera e ariosa. Si formano poi delle palline con l’aiuto di un cucchiaio e si immergono in olio bollente fino a ottenere una doratura perfetta.
Se la versione classica è già irresistibile, le pittule possono essere personalizzate con ingredienti del territorio: cavolfiore, baccalà, olive o persino pomodorini secchi. Nella variante dolce, invece, si servono con una spolverata di zucchero o immerse nel miele.
Le pittule non sono solo cibo, ma una tradizione che unisce generazioni intorno alla cucina.
Baccalà: Il Piacere della Semplicità
Nella tradizione natalizia salentina, il baccalà è il protagonista delle feste. Questo pesce conservato sotto sale non è solo un ingrediente: è un simbolo di legame con il passato, quando la semplicità era sinonimo di ricchezza.
Una delle preparazioni più amate vede il baccalà cotto al forno con patate, pomodorini, cipolla e un filo di olio extravergine d’oliva. L’aroma che si sprigiona durante la cottura è il preludio a un piatto che sa di casa e tradizione.
Il baccalà può essere servito anche fritto, accompagnato da verdure di stagione, oppure cucinato in umido, con una salsa di pomodoro e cipolla che ne esalta il gusto delicato.
Un consiglio: il baccalà richiede una preparazione accurata. Dissalarlo con cura è fondamentale per esaltarne al meglio il sapore.
Ingredienti (per 4 persone):
- 800 g di baccalà dissalato
- 600 g di patate
- 200 g di pomodorini ciliegini
- 1 cipolla grande
- Olio extravergine d’oliva
- Sale e pepe q.b.
- Prezzemolo fresco tritato
Preparazione:
- Preparazione del baccalà: Se il baccalà è sotto sale, dissalarlo per almeno 48 ore, cambiando l’acqua ogni 8 ore.
- Preparazione delle verdure: Sbucciare le patate e tagliarle a fette. Affettare la cipolla e tagliare i pomodorini a metà.
- Assemblaggio: In una teglia unta, disporre uno strato di patate, la cipolla e i pomodorini. Adagiare il baccalà e coprire con un altro strato di patate e pomodorini.
- Cottura: Condire con olio, sale, pepe e prezzemolo. Cuocere in forno a 180°C per circa 45-50 minuti. Servire caldo.
Purciddhùzzi: I Dolcetti della Felicità
Piccoli, fragranti e irresistibili, i purciddhùzzi sono il simbolo della dolcezza natalizia in Salento. Questi bocconcini fritti sono un’esplosione di sapori, perfetti per chiudere un pranzo di festa o da gustare con una tazza di caffè caldo.
L’impasto dei purciddhùzzi è un mix di farina, olio d’oliva, vino bianco e una spruzzata di succo d’arancia o limone, che dona un aroma inconfondibile.
Ingredienti:
- 500 g di farina 00
- 100 ml di olio extravergine d’oliva
- 100 ml di vino bianco
- Succo di 1 arancia o limone
- Olio di semi per friggere
- 300 g di miele
- Zuccherini colorati o cannella
Preparazione:
- Impasto: In una ciotola, mescolare farina, olio, vino e succo di agrumi. Impastare fino a ottenere un composto liscio.
- Formazione: Tagliare l’impasto in piccole palline.
- Frittura: Friggere in olio caldo fino a doratura.
- Glassa: Scaldare il miele e immergere i purciddhùzzi. Cospargere con zuccherini o cannella.
Curiosità: La loro forma minuta, che richiama piccoli porcellini, è un augurio di abbondanza e prosperità, rendendoli perfetti per il periodo natalizio.
Cartiddhàte: Arte e Tradizione
Le cartiddhàte, o “cartellate”, sono un capolavoro di gusto e abilità manuale. Con la loro forma a spirale e l’aroma del vincotto, rappresentano uno dei dolci più scenografici del Natale salentino.
L’impasto, simile a quello dei purciddhùzzi, viene lavorato in strisce sottili e intrecciato con abilità per formare piccole ghirlande. Una volta fritte, le cartiddhàte vengono immerse nel vincotto o nel miele, acquisendo un sapore ricco e avvolgente.
Alcune famiglie preferiscono decorarle con confettini colorati, mentre altre aggiungono una spolverata di zucchero a velo. Qualunque sia la variante, le cartiddhàte sono un dolce che non può mancare sulle tavole salentine durante le feste.
Ingredienti:
- 500 g di farina 00
- 100 ml di olio extravergine d’oliva
- 100 ml di vino bianco
- Succo di 1 arancia
- Vincotto o miele q.b.
- Zuccherini o zucchero a velo
Preparazione:
- Impasto: Impastare la farina con olio, vino e succo d’arancia fino a ottenere una pasta liscia.
- Formazione: Stendere l’impasto in sfoglie sottili e tagliare a strisce. Formare spirali intrecciando le strisce.
- Frittura: Friggere le cartiddhàte in olio caldo fino a doratura.
- Glassa: Immergere nel vincotto o miele caldo e decorare.
Pesce di Pasta di Mandorla: Il Dolce Raffinato della Tradizione Salentina
Un altro dolce tipico del Natale salentino è il pesce di pasta di mandorla, una prelibatezza dalle origini antiche. La pasta di mandorla, conosciuta anche come “pasta dei signori”, deriva dalla tradizione araba ed era già apprezzata in Europa nel XVI secolo. A Lecce, questa specialità giunse nel ‘700 grazie alle monache di clausura del monastero delle Benedettine, che la preparavano come dono per vescovi e figure influenti. Realizzato con pochi ingredienti – mandorle e zucchero per la base – può essere farcito con cioccolato fondente o marmellata, rendendolo un dolce semplice, ma elegante.
Ingredienti:
- 500 g di mandorle pelate
- 400 g di zucchero a velo
- 1 albume d’uovo
- Essenza di mandorla
- Marmellata o cioccolato fondente per il ripieno
Preparazione:
- Pasta di Mandorla: Tritare finemente le mandorle e mescolarle con zucchero e albume fino a ottenere un impasto omogeneo.
- Formazione: Stendere la pasta di mandorla e modellare in forma di pesce.
- Farcitura: Riempire con marmellata o cioccolato fondente. Chiudere e decorare a piacere.
- Asciugatura: Lasciare asciugare in un luogo fresco per 24 ore prima di servire.
Il Natale Salentino: Una Festa di Sapori e Tradizione
Le ricette natalizie salentine non sono solo piatti: sono storie che si tramandano, momenti di condivisione e un modo per celebrare l’identità di una terra ricca di cultura. Dalle pittule al baccalà, passando per i purciddhùzzi e le cartiddhàte, ogni morso racconta una tradizione fatta di sapori genuini e gesti autentici.
Porta un pizzico di Salento sulla tua tavola e vivi il Natale come fanno i salentini: con il cuore, con la famiglia e con tanto, tanto gusto.